Stamani, svolazzando con piglio primaverile mi sono aggirata tra improvvisati venditori ambulanti (ogni ricorrenza è buona per sbarcare il lunario senza pagare le tasse…), baracchini e negozi più o meno chic che facevano sfoggio della solita, “olezzosa” Mimosa. Mi sono soprattutto soffermata sui volti di quegli uomini che acquistavano frettolosamente il mazzolino più o meno grande a seconda della disponibilità economiche. L’importante, in ogni caso, è fare bella figura con la destinataria. Senonchè, un pensiero perfido mi ha attraversato il pungiglione: è mai possibile che soltanto oggi vengano celebrate madri, sorelle, fidanzate, compagne, mogli, amanti, amiche, colleghe di lavoro? Quanti di quegli uomini sorridenti devono farsi perdonare il loro sistematico abuso psicologico, fisico, sessuale? L’8 marzo è di destra o di sinistra? Eh sì, perché ogni volta è sempre la solita, retorica domanda all’italiana che trascura il vero dramma. Ogni anno, la solita storia sulla data che fu proposta da Rosa Luxemburg per ricordare le 129 lavoratrici morte nel 1908 in un rogo. Erano state rinchiuse nella fabbrica tessile Cotton dal proprietario, Mr. Johnson, perché colpevoli di aver protestato contro le condizioni disumane del lavoro. 
Sembra che il delicato fiore dalle gialle palline morbide, sia stato adottato dalle femministe italiane come simbolo della festa della donna. Era il 1946, quando l’U.D.I. (Unione Donne Italiane) preparò il primo “8 marzo” del dopoguerra. Quindi, trovata la risposta: è di sinistra. Siamo soddisfatte? Al di là della divagazione sulla Mimosa e di quale corrente politica si parli, la violenza sulle donne è endemica. Non ci sono differenze socio-culturali: vittime e carnefici appartengono a ogni classe sociale perché al di là di ciò che tutti i giorni viene mostrato dai media, il rischio maggiore sono mariti, padri e poi amici, vicini di casa, colleghi di lavoro. Teniamo le antenne alzate: cerchiamo di essere più solidali fra noi donne (escort e non…) e se qualcuno di questi uomini spudorati oggi ci regala un fiore per elemosinare il nostro perdono… PRENDIAMO CORAGGIO E DENUNCIAMOLI!
