#CoolArt “Attorno agli amori. Camillo Boccaccino sacro e profano” Pinacoteca di Brera Milano

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rev175115(1)-oriCon il sesto dialogo “Attorno agli amori. Camillo Boccaccino sacro e profano”, in scena fino al 1° luglio, la Pinacoteca di Brera apre al pubblico per il suo penultimo riallestimento. Questo dialogo, nel solco dei precedenti, vede il confronto tra due opere di Camillo Boccaccino, ‘Venere e Amore’ e ‘Amore che si specchia nello scudo’, ed un’opera di Giulio Cesare Procaccini, ‘Venere e Amore’. Boccaccino, pittore manierista cremonese della prima metà del ‘500 e protagonista del Rinascimento italiano, nella sua produzione si ispira a Tiziano, Giorgione, Parmigianino e Raffaello. La Pinacoteca possiede sin dalla sua fondazione opere di questo autore, in particolare la pala da altare del 1532 realizzata per l’ordine dei Carmelitani di Cremona, che pone estrema attenzione alla luce ed al colore, ai chiaroscuri ed all’armonia tra le forme. Le opere qui in dialogo puntano l’attenzione sulla produzione profana dell’artista e sono esposte nella sala XV, sala molto ampia che consente al visitatore di far spaziare lo sguardo fra i vari quadri esposti. Per quanto riguarda il pinacoteca-brera-milanoBoccaccino, ’Venere e Amore’ è stata commissionata dal cremonese Giovanni Battista Speciano, ed è concessa in comodato al museo per i prossimi 5 anni. ‘Amore che si specchia nello scudo’ è, invece, una tela deliziosamente minuscola cui, però, non manca nulla ed ogni dettaglio spicca come se il quadro fosse gigantesco. Parlando, invece, di Procaccini, ‘Venere e Amore’ si propone con la sua ricchezza di colori ed eleganza, trasmettendo una profonda sensualità ed ergendosi ad epitome della Milano gioiosa e profana del Seicento. Con l’insediamento del direttore James Bradburne, direttore anche della Biblioteca Braidense, il celebre museo meneghino ha intrapreso un processo che punta a farlo rientrare nel cuore dei milanesi, donandogli al tempo stesso quel respiro europeo ed internazionale oggi necessario. In occasione di questo dialogo sono state riallestite le sale VIII, IX, X, XI, XII, XIV e XV, completando la trasformazione di ben 36 delle 38 sale della Pinacoteca. Questa trasformazione conta nuovi colori alle pareti – che richiamano quelli usati in origine per questi spazi -, didascalie nuove e più grandi, anche composte da celebri autori, ed alcune “tattili”, in tessuto. Sono state inoltre inserite nuove panche, del cui design si Pinacoteca-di-Brera-immagini-02-Camillo-Boccaccino-Venere-e-Amoreè occupato Giulio Cappellini, che consentono di ammirare i quadri comodamente seduti e che hanno didascalie sullo schienale. Si possono trovare sgabelli, che ognuno può prendere e spostare durante la visita per aumentarne il piacere. Per non parlare del nuovo bookshop che risponderà a criteri più internazionali, o delle opere che tornano ad essere esposte dopo essere state restaurate dal laboratorio interno al museo, come ad esempio il ‘Martirio di Santa Caterina d’Alessandria’ di Gaudenzio Ferrari. La conservazione delle opere è fondamentale e vengono quindi riaperti il laboratorio di restauro ed i depositi – con le opere in rotazione semestrale. Ma Brera punta a ritornare ad essere polo culturale a tutto tondo. Apre quindi alla musica, con una collaborazione con Yamaha e ad una serie di serate musicali all’interno della Pinacoteca; ma anche a tassisti, concierge e guide turistiche che, in quanto collegamento essenziale tra visitatore e città, godranno di visite speciali. Bradburne, insomma, vuole rimettere la Pinacoteca al centro della città, passando attraverso il suo ammodernamento ma anche attraverso la connessione con la Biblioteca Braidense e con Palazzo Citterio, che a breve seguirà un percorso di restauro per essere reso di nuovo fruibile ai cittadini.

Lucia Leone

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#CoolArt “Attorno agli amori. Camillo Boccaccino sacro e profano” Pinacoteca di Brera Milanoultima modifica: 2018-06-06T17:56:03+02:00da coolmag
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