Dove sono finite le bandiere della pace? Ripiegate!… di Ape Furibonda ZzZzZz. (è gradito commento sul blog)

 

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La Libia brucia. Mi aspettavo una chiamata dei pacifisti in piazza, a protestare contro il genocidio dei civili libici. Non sventolano più le “pop” Bandiere Arcobaleno? Con tutti i relativi gadgets? La mia collega di redazione, mi ha confidato che c’è chi gli ha fornito su fb la seguente spiegazione: “C’è una piccola differenza di fondo: in Irak c’era una compagine internazionale guidata dagli Usa che, in un modo o nell’altro, invadeva un territorio straniero. Qui la guerra se la fanno tra di loro. E poi la gente che muore è sempre gente…”. absolut-bottiglia-aperta.jpgLa guerra civile, in buona sostanza, è lecita! Che orrore! Io sono contro ogni forma di soppressione… Non riesco a distinguere cosa è Politically Correct, le guerre nel mondo sono sempre una soluzione drammatica. Vi siete mai chiesti quante guerre ci sono nel mondo, ignorate dai media sottomessi al potere? Se non mi cadono le ali, provo a ricordarne qualcuna: Iraq, Afghanistan, Israele, Palestina, le più gettonate nei TG. In Angola, si combatte da oltre 25 anni con un bilancio terrificante: 1 milione di morti e circa 2 milioni di profughi. La Colombia, da ormai 39 anni, è preda di una sanguinosa guerra civile che ha provocato oltre 200 mila morti. Le drammatiche condizioni della comunità Maya, sono all’origine della rivolta del Chiapas. I conflitti interetnici in Africa, come quello del Burundi, con ripercussioni in Ruanda, Uganda, Tanzania. Il controllo della ricca produzione di diamanti, invece, è all’origine della guerra civile in Sierra Leone tra governo e RUF (Fronte Unito Rivoluzionario). 07gheddafi.jpgGuerra civile anche nella confinante Liberia. La guerra tra Etiopia e Eritrea, è uno dei rari conflitti africani dovuti a dispute di confine. Il conflitto tra governo di Algeri e i gruppi integralisti islamici prosegue dal 1992, anno in cui il Fronte Islamico di Salvezza (FIS) venne messo fuorilegge dopo avere vinto le elezioni. Il Movimento per la Liberazione del Sudan e altri gruppi minori, si battono per l’indipendenza dal governo islamico di Khartoum. La guerra nella Repubblica Democratica del Congo, è tra le più complesse e spietate del Continente Africano e ha coinvolto Angola, Namibia e Zimbabwe al fianco del governo; Uganda e Ruanda, a sostegno di 2 opposti gruppi di ribelli congolesi. Tensione anche nel Congo Brazzaville e nella Costa d’Avorio. La grave crisi economica della Nigeria (paese ricchissimo di petrolio) acuisce gli odi etnici e tribali: una guerra tra poveri. Dalla fine degli Anni ’80, l’Uganda è teatro di violenti conflitti tra governativi e ribelli che fanno combattere anche i bambini da essi rapiti. Ruanda, Senegal e Somalia, sono vittime di violente guerre civili. A cavallo tra Cina e India, il Nepal è insanguinato. Focolai di guerriglia anche nell’India Nord Orientale, libia-Guerra-civile-1.jpgmentre nello Sri Lanka il conflitto assume carattere religioso per lo scontro tra maggioranza buddista e minoranza indù. Nelle Filippine, il Fronte di Liberazione Moro è in guerra dal 1984 con il governo di Manila per la conquista di uno stato islamico indipendente nell’Isola di Mindanao. La Birmania, ex colonia britannica, è allo sbando: sconvolta da 50 anni di conflitti, sia etnici sia politici. I curdi, 30 milioni di persone che vivono in un’area chiamata Kurdistan che si estende in Turchia, Iraq, Iran, Armenia e Siria, combattono dal 1920 per il riconoscimento dei loro diritto all’autodeterminazione. La dissoluzione dell’Unione Sovietica, ha innescato duri scontri per l’indipendenza in Cecenia e Abkhazia. Focolai di tensione anche in Macedonia, finora non coinvolta nel conflitto seguito alla disgregazione della ex Iugoslavia.

In Europa sono attivi 2 movimenti indipendentisti: L’Eta porta avanti da decenni la d2_0512.JPGresistenza contro la Spagna per l’indipendenza del Paese Basco; l’I.R.A., nell’Irlanda del Nord, è apparentemente sotto controllo.

apefuribonda.jpgSono sfinita… Nella mia ricerca web avrò senz’altro dimenticato qualche altra guerriglia, sparsa qua e là sul Pianeta Terra. Intanto, noi ci consoliamo con le Collezioni Prêt-à-porter A/I 2011/2012, le feste glamour, il premio speciale ai Duran Duran per lo stile e i 150 dell’Italia unita con indice di gradimento patriottico uguale a Zero. Non c’è che dire: meno vediamo e meglio stiamo!

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Dove sono finite le bandiere della pace? Ripiegate!… di Ape Furibonda ZzZzZz. (è gradito commento sul blog)ultima modifica: 2011-02-27T13:33:00+01:00da coolmag
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