IL GRINTA

“Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto…” Avete rintracciato nei vostri ricordi di scuola il celebre attacco dell’Orlando furioso? Bene, allora fatevi questa domanda: si potrebbe chiamare “remake” il poema dell’Ariosto, solo perché non è stato il primo a raccontare le avventure di Orlando e degli altri paladini di Carlo Magno? No, certo! Ugualmente non è possibile usare un simile termine per il nuovo capolavoro dei fratelli Coen, che riprende la storia di “True Grit” (Il Grinta), già evocata con successo nel film di Henry Hathaway che fruttò l’Oscar al vecchio John Wayne. Entrambi i film hanno certamente contribuito alla storia del grande cinema western, ma le diversità sono molto più appariscenti del fatto di partire dallo stesso racconto. Già la sceneggiatura dei due geniali fratelli del Minnesota è diversissima e si avvale di un linguaggio crudo e visionario che lo allontana dalla tradizione del genere: l’epica caccia all’uomo diventa una specie di cupa predestinazione, non solo per il criminale in fuga, ma per tutti i protagonisti. Ogni paesaggio, ogni inquadratura partecipano a una narrazione mai banale, diventando ingredienti di un lungo e allucinante viaggio al di là della realtà quotidiana: ecco perché può ritornare alla mente persino l’Orlando furioso. Si tratta di un poema epico-fantastico, ambientato nel Far West, anziché nell’Europa medievale dei paladini. E ogni episodio diventa anche un’avventura a sé, una messa in scena, un canto del poema. Tutto è al limite del mostruoso e dell’incredibile: la caparbia ragazzina che vuol vendicare l’assassinio del padre, l’omicida in fuga con i suoi terrificanti complici, il ranger texano che reclama le sue priorità sulla preda e naturalmente il leggendario Grinta. Una natura selvaggia e inospitale incorrnicia le loro vicende in un clima spietato, che esalta il coraggio al limite dell’incoscienza e la violenza al limite della gratuita crudeltà. Se dunque molto delle intenzioni degli autori si rivela già nella sceneggiatura, che dire della potenza espressiva del montaggio e della fotografia? E della straordinaria prestazione di tutti gli interpreti? Se la giovanissima Hailee Steinfeld è un’autentica rivelazione, se Matt Dillon e Josh Brolin confermano le loro collaudate doti, la prova di Jeff Bridges è semplicemente Il-Grinta-Poster-Italia-01_mid.jpgmaiuscola. Tanto che, per goderla appieno, varrebbe la pena di affrontare la versione originale per gustare anche la sua potente voce catarrosa: un Tom Waits dei pistoleri! Il film è già candidato a una diecina di Oscar. Ma non sempre i premi fanno la storia. La fanno invece di certo la capacità di andare oltre i confini e il talento assoluto dei Coen.

Titolo: Il Grinta
Regia:
Ethan Coen, Joel Coen
Interpreti:
Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Matt Damon, Josh Brolin
Soggetto:
Charles Portis
Sceneggiatura:
Ethan Coen, Joel Coen
Anno:
2010
Produzione: Paramount Pictures, Skydance Productions, Scott Rudin Productions,
Mike Zoss Productions
Data di uscita:
18/02/2011
Paese: U.S.A.

Peppo Delconte

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IL GRINTAultima modifica: 2011-02-17T09:15:43+01:00da coolmag
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