Pensavate che non tornassi più in città? La tentazione ancora una volta è stata forte. Mi sono concessa una distrazione, svolazzzzzando fino alle Côtes-d’Armor (Aodoù-an-Arvor, in lingua bretone). Mi sono disintossicata nel villaggio di Saint Maden (206 abitanti!), autentico paradiso dove natura e animali sono ancora liberi di esistere. Nei giardini dei cottage ho fatto il pieno di nettare e profumi: una goduria, per il mio olfatto che stava diventando insensibile a causa della costante puzza/smog di Milano. Ma il richiamo alla mia Arnia italiana, mi ha fatto inevitabilmente ritornare a casa… per produrre miele, obiettivo della mia sopravvivenza. Hai fatto il pieno di energia, continuavo a ripetermi durante il viaggio di ritorno: adesso impegnati a mantenere i buoni propositi, diffida degli opportunisti-parassiti (avete presente quelle apine giovani, senza arte né parte eppure Egotiste, che si credono già Api Regine?), taglia i rami secchi per affrontare in serenità la nuova stagione lavorativa. Un inizio soft… s’il vous plait! Al rietro in città, sono stata presa d’assalto da Api Regine (vecchie e nuove) impazzite che mi hanno fatto piovere addosso proposte di lavoro. Visti i tempi grami, l’incredulità è d’obbligo… Ma sono contenta: significa intravedere qualche segnale di ripresa economica… Ma c’è sempre un ma: nell’era del profitto ad ogni costo che ha generato approfittatori (quasi sempre falcoltosi che si fingono indigenti), al momento di definire il compenso… ecco la solita cantilena che mi/ci tormenta da 2 anni: “Non ci sono soldi… è un momento difficile…”. Quindi, ben che ti vada, ti metti in tasca un guadagno low cost con un taglio netto del 50% del (sottocosto) preventivo. Ogni volta che mi ritrovo a patteggiare i soliti 4 denari (che non ci sono mai) la mia risposta immediata è: MI OFFENDEREI!
… si, sempre la solita storia, ovunque!… quasi sempre, salvo poi scoprire rarissime isole felici, oppure sentirti raccontare che i ‘boss’ tagliano sì, ma non a favore delle aziende bensì per mantenere a sè stessi l’abituale tenore di vita che va ben oltre lo standard… e, ovviamente, se il governo taglia cultura, spettacoli, scuola perchè così un popolo ingnorante è maggiormente ‘manipolabile’, possiamo pensare che altri si prendano la briga di andare controcorrente? Infatti basta aprire qualsiasi quotidiano o rivista patinata per vedere a che livello sia arrivato (o ridotto???) il giornalismo in Italia; servi della gleba e analfabeti (anche qui, per fortuna qualche ‘mosca bianca’ è rimasta… con buona pace dell’Accademia della Crusca). Comunque, ragazzi, qualcosa deve accadere, così non si può andare avanti… teniamo duro e andiamo avanti, almeno noi.
Ah, poi mi devono spiegare perchè i giornalisti-servidellagleba sono invece strapagati e spesso per scaldare le sedie nelle redazioni hi-tech!…