Milano, Stadio San Siro, 19 giugno 2022. A 2 anni e mezzo dall’ultima apparizione su un palco, Marco Mengoni ha celebrato i suoi 13 anni di carriera con uno spettacolo davvero fuori dal comune: San Siro, il tempio del tifo calcistico meneghino, è diventato… mengoniano trasformandosi in una coreografia degna dei grandi protagonisti del rock, con tanto di grande arco a dominare la scena. Voce calda, tanta emozione, grandi esecutori e un coro impeccabile hanno acceso gli oltre 54.000 fans sopraggiunti da ogni dove sfidando il caldo e l’afa pur di ammirare il loro “re matto”.
Da Cambia un uomo, riproponendo cavalli di battaglia come L’essenziale, Guerriero ed Esseri umani fino a No Stress, Marco si è presentato con un entusiasmo e una potenza vocale maturata negli anni. E alternare ritmi soul ed elettronica, ha fatto ballare e vibrare gli spalti nelle 2 ore e mezzo di concerto.
Dopo Milano, il 22 giugno si è replicato all’Olimpico di Roma. Eppure, proprio a casa sua (pur essendo nato a 40 kilometri dalla Capitale, a Ronciglione), si è spenta la calda luce milanese e si è accesa una sopita luce romana. Fortunatamente, però, a dare lustro alla performance ci hanno pensato Madame (duetto su Mi fiderò), Gazzelle (Il meno possibile), e il grande Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (Due satelliti).
Peccato, infine, per l’infelice collocazione degli altoparlanti che hanno occultato i 2 schermi laterali, impedendo al pubblico in curva di godere appieno lo show. L’importante, però, è che il musicista Marco Mengoni sia tornato per riprendersi quel posto che gli spetta fra gli artisti più acclamati. Perché il cuore batterà ancora e la musica non si può fermare.
Arrivederci!
