#iorestoacasa Elvis Costello (secondo me) di Massimiliano Tonini

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di Massimiliano Tonini

Mi sono divertito a riascoltare Elvis Costello, autore ben conosciuto dal pubblico ma di cui avevo poche nozioni. Ho sempre amato quei personaggi (come l’australiano Nick Cave) che a mio modesto avviso hanno dato il meglio della loro arte nei periodi in cui erano nell’ombra. Ma credo, anche, vi siano stati artisti e gruppi che solo all’apice del successo hanno lasciato impronte indelebili nella storia della musica e nel loro contesto sociale. Ad esempio Elvis Costello, inglese, classe 1954, esordi nei pub londinesi, le cui prime avventure musicali nascono sull’onda del rock, del punk e della new wave.

Un debutto significativo, il suo, accompagnato dagli Attractions, con vari album di successo all’attivo fino allo scioglimento, a metà anni 80, deciso e voluto da lui stesso. Ammetto di non essere riuscito ad apprezzare appieno la loro musica (benché ne riconosca il valore) forse perché quel periodo, per quanto mi riguarda, è stato fortemente segnato da altre band come Sex Pistols, Clash e Ramones.

Il buon Costello, eccentrico autore poliedrico, sono convinto abbia dato il meglio di sé nelle collaborazioni successive dimostrando non solo una raffinata capacità di saper ricoprire svariati ruoli, ma anche una maturità che ha saputo conferirgli quell’eleganza che inizialmente non aveva. Sono diverse le collaborazioni degne di essere ricordate: nell’ambito della musica classica con The Juliet Letters, acclamato dalla critica, accanto al Brodsky Quartet; nel jazz con Marian McPartland, in occasione del Piano Jazz Radio Broadcast; in Painted From Memory, sulle musiche di Burt Bacharach e in varie composizioni incise per colonne sonore cinematografiche: da I’ll Never Fall In Love Again (con Bacharach) per Austin Powers, a My Mood Swings da The Big Lebowsky, senza scordarci Days da Until The End Of The World e She da Notting Hill.

Elvis Costello, insomma, riesce sempre ad appassionarmi con i suoi toni delicati alla costante ricerca di qualcosa di nuovo e sorprendente. Oltretutto nella vita privata (annotazione glamour) è sposato con una delle mie artiste preferite, la cantante e pianista jazz canadese Diana Krall, tanto bella quanto ricca di talento. Proprio vero che Dio li fa e poi li accoppia! Buona fortuna caro Costello. E mi raccomando: regalaci ancora qualcosa di bello.                                                                                  

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#iorestoacasa Elvis Costello (secondo me) di Massimiliano Toniniultima modifica: 2020-04-20T10:16:37+02:00da coolmag
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