Il concerto, della durata di due ore circa, è idealmente diviso in due parti La prima parte, introdotta da Angelo Branduardi che è solo sul palco davanti ad un impalpabile velo bianco, è dedicata a “Il Cammino dell’Anima” che riprende alcuni temi dell’opera visionaria di Hildegard von Bingen, monaca, reclusa secondo la regola di San Benedetto, fin dall’età di otto anni e poi badessa di Bingen. Hildegard fu mistica e poeta, musicista, filologa ed erborista, era e rimane ammirata per avere esplorato senza paura il posto dell’anima nel Cosmo e per avergli dato voce con la sua visione musicale unica. Hildegard definì “Sinfonia” il ciclo lirico delle sue opere, per lei l’anima è “sinfonica” e trova la sua espressione nell’accordo segreto di anima e corpo nell’atto musicale, nell’armonia prodotta dal suono degli strumenti e dalla voce umana, nell’armonia celeste e nell’accordo misterioso che viene dal profondo dell’anima. Questo e molto altro racconterà Angelo per predisporre all’ascolto della lunga suite. Numerosi e visibili sono gli strumenti utilizzati da Angelo e dai suoi musicisti:
Fabio Valdemarin (tastiere, chitarra, cori); Antonello D’Urso (chitarre, cori); Stefano Olivato (basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarra, armonica, cori,) Davide Ragazzoni (batteria e percussioni).
Nella seconda parte Angelo Branduardi, in totale solitudine, sempre davanti al velo bianco, propone brani a lui cari come “Tango” (da Pane e Rose, 1988), “Momo’s Lied” (1986) colonna sonora dell’omonimo film tratto dal romanzo di Michael Ende Aperto di nuovo il velo bianco, Angelo Branduardi e i musicisti continuano il cammino spirituale con l’esecuzione di alcune canzoni tratte da “L’infinitamente piccolo” album del 2000 realizzato sulle scritture di San Francesco d’Assisi. In chiusura non possono mancare i successi storici, entrati nella memoria collettiva e nel cuore come, tra gli altri “Cogli la prima mela” “Alla fiera dell’est”. L’impianto scenico è essenziale ed efficace. Tagli di luce teatrali e un tetto di lampadine dai toni caldi di luce. Nessun orpello tecnologico. Solo luce, nuvole bianche di fumo che fanno da discreto contorno alla musica di Angelo Branduardi.
06 Marzo 2020 Napoli Teatro Politeama
08 Marzo 2020 Loreto (An) Palacongressi
27 Marzo 2020 Bologna Teatro Celebrazioni
04 Aprile 2020 Varese Teatro Openjobmetis
18 Aprile 2020 Padova Gran Teatro Geox
08 Maggio 2020 Sanremo (IM) Teatro Ariston
12 Maggio 2020 Torino Teatro Colosseo
22 Maggio 2020 Verona Teatro Romano
25 Maggio 2020 Milano Teatro Dal Verme
30 Maggio 2020 Udine Teatro S. Giovanni da Udine
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Testo a cura dell’Ufficio Stampa Carla Torriani Foto Giorgio Uccellini
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