#CoolMovie: Un sogno chiamato Florida

the-florida-project-302260l-600x0-w-48e91c09Il 22 marzo è uscito nelle sale cinematografiche “Un sogno chiamato Florida”, distribuito da Cinema di Valerio De Polis, per la regia di Sean Baker. Scritto da quest’ultimo e da Chris Bergoch (già autori di altri film di successo come “Tangerine” e “Starlet”) vede quasi tutti i personaggi interpretati da persone del luogo senza alcuna esperienza recitativa. Anche la storia (fotografata benissimo, con colori pastello che la fanno da padroni) si è evoluta in base alla realtà che li circondava.

“Un sogno chiamato Florida” racconta l’estate di Moona, ragazzina di 7 anni che vive in un motel appena fuori Disneyworld, a Orlando Florida. Molti degli alberghi che un tempo ospitavano turisti diretti là, in seguito alla crisi economica si sono popolati di persone che, avendo perso il lavoro, non possono permettersi di pagare un anticipo per un appartamento in affitto. Da qui si dipana tutta la vicenda, con la protagonista che insieme ai suoi piccoli amici cerca di portare un pizzico di magia anche nel suo mondo, che magico non lo è per niente. Ma sono la fantasia e il suo punto di vista, a rendere divertente e pieno d’avventura anche il nulla che li circonda.

Moona e i suoi compagni di scorribande (il riferimento alla serie Simpatiche canaglie degli Anni ’20 e ’30 è più che evidente) riescono a vedere in un’abitazione abbandonata la casa degli orrori dei parchi divertimento; sognano di essere a un safari perché stanno guardando alcune mucche al pascolo; e la ricerca quotidiana di un gelato da condividere, diviene anch’essa un’avventura entusiasmante. E mentre gli adulti intorno a loro si dibattono per riuscire ad arrivare alla fine della settimana, i bambini si lasciano trasportare dalla fantasia in un mondo dove i problemi non esistono. Loro sono liberi di giocare e divertirsi come tutti gli altri, poiché la condizione economica rimane un elemento di contorno nella loro realtà. Vedere un elicottero che decolla proprio davanti al motel portando in giro i turisti, è per i ragazzini fonte di divertimento e non di mortificazione. Andare a vendere profumi falsi fuori dai grandi alberghi è un appuntamento fisso per divertirsi con la madre. Insomma, il mondo di Moona visto con gli occhi di Moona è perfetto. E così riusciamo a vederlo anche noi, quasi fino alla fine del film.

TFP-coverAccanto alla piccola protagonista spiccano Willem Dafoe (che interpreta Bobby il manager tuttofare del motel) e Bria Vinaite (Halley, la mamma di Moona). Il personaggio di Dafoe, in particolare, è riuscitissimo: perfetto nel ruolo di gestore/tuttofare/poliziotto/babysitter/padre putativo… e potremmo aggiungere molti altri sostantivi. Pare quasi che sia grazie a lui che i bambini (ma anche i genitori) riescano a sopravvivere a loro stessi e ai disastri in cui si cacciano. Il finale aperto, poi, al contrario del solito, non lascia l’amaro in bocca. Ci lascia, anzi, intravedere una possibilità per Moona e per la sua vita.

Quello che poteva essere l’ennesimo film deprimente su come la crisi ha ridotto la vita di molte persone, è in realtà una pellicola divertente, delicata, quasi spensierata e senza un giudizio di fondo verso queste realtà. Assolutamente da vedere.   Lucia Leone

Cast: Willem Dafoe, Bria Vinaite, Brooklynn Prince, Valeria Cotto, Christopher Rivera, Caleb Landry Jones, Macon Blair, Sandy Kane  REGIA: Sean Baker

 

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#CoolMovie: Un sogno chiamato Floridaultima modifica: 2018-03-27T17:28:06+02:00da coolmag
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