Milano: l’invasione di Marina Abramovic

300_Abramovic.jpgIl PAC di Milano, dal 21 marzo al 10 giugno 2012, è lo spazio espositivo prescelto da Marina Abramovic per il suo nuovo attesissimo lavoro, il primo dopo la grande retrospettiva del 2010 al MoMA di New York.
“Milano per Marina Abramovic non è solo lo spazio di un ritorno, ma anche il luogo giusto per lanciare nuovi progetti”, ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. “Nei prossimi giorni Marina Abramovic regalerà alla città – con le sue performance al PAC, con la sua lezione di mercoledì al teatro dal Verme e con la proiezione del suo nuovo film ‘Marina Ambramovic The artisti is present’ – l’esperienza terapeutica di una sospensione  dall’obbligo della connessione continua e frenetica imposta dai cellulari e dai social network. Il metodo di Marina Abramovic, che non è solo il titolo di una mostra o solo una performance, ci indica il modo migliore per utilizzare anche in futuro gli spazi straordinari del PAC“.
The Abramovic Method nasce da una riflessione che Marina Abramovic ha sviluppato partendo dalle sue ultime tre performance: The House With the Ocean View (2002), Seven Easy Pieces (2005) e The Artist is Present (2010), esperienze che hanno segnato profondamente il suo modo di percepire il proprio lavoro in rapporto al pubblico.
“Nella mia esperienza, maturata in quaranta anni di carriera, sono arrivata alla conclusione che il pubblico gioca un ruolo molto importante, direi cruciale, nella performance”, dichiara Marina Abramovic. “Senza il pubblico, la performance non ha alcun senso perché, come sosteneva Duchamp, è il pubblico a completare l’opera d’arte. Nel caso della performance, direi che pubblico e performer non sono solo complementari, ma quasi inseparabili”.
Con The Abramovic Method, realizzato con il sostegno di Rottapharm Madaus, sarà proprio il pubblico, guidato e motivato dall’artista, a vivere e sperimentare le sue “installazioni interattive”. Le opere – con cui il pubblico potrà interagire rimanendo in piedi, seduto o sdraiato – sono impreziosite da vari minerali: quarzo, ametista, tormalina. Un percorso fisico e mentale che trasforma gli spazi del PAC in un’esperienza fatta di buio e luce, assenza e presenza, percezioni spazio-temporali alterate. Un percorso dove le persone potranno espandere i propri sensi, osservare, imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi.
Per enfatizzare il ruolo ambivalente di osservatore e osservato, di attore e spettatore, Marina Abramovic ha scelto di mettere alla prova il pubblico anche nell’atto apparentemente semplice dell’osservazione distante: una serie di telescopi, messi a disposizione da AURIGA, permetteranno ai visitatori di osservare dal punto di vista macroscopico e microscopico coloro i quali sceglieranno di cimentarsi con le interactive installations.
È questo il “Metodo Abramovic”, che l’artista ha sperimentato su se stessa in anni di dedizione e ferreo autocontrollo. Un processo il cui climax è rappresentato dall’estenuante performance realizzata al MoMA nel 2010, dal titolo The Artist is Present. In questa pièce, il più lungo assolo realizzato da Abramovic finora, l’artista si esibiva ogni giorno nelle ore di apertura del museo: seduta in assoluto silenzio a un tavolo nell’atrio, invitava i visitatori a sedersi di fronte a lei per tutto il tempo desiderato, nell’ambito degli orari del museo. L’artista non aveva alcuna reazione di fronte ai partecipanti, tuttavia il loro coinvolgimento costituiva il completamento dell’opera, permettendo loro di vivere un’esperienza personale con l’artista e con la performance stessa. Un’installazione monumentale, proposta per la prima volta in Italia, ricostruirà questa performance memorabile, accogliendo i visitatori e al tempo stesso introducendo lo scenario del “Metodo Abramovic”.
Questo metodo è nato dalla consapevolezza che l’atto performativo è in grado di operare una trasformazione profonda in chi lo produce, ma anche nel pubblico che lo osserva. In un’epoca in cui il tempo è un bene davvero prezioso, ma altrettanto raro, Marina Abramovic chiede allo spettatore/attore di fermarsi e fare esperienza del “qui e ora”, di ciò che prima di tutto lo riguarda: se stesso e il modo di relazionarsi con ciò che lo circonda.
Una selezione di opere del passato, che ne condividono gli stessi principi, aiuterà i visitatori ad approfondire il “Metodo Abramovic”. Da Dozing Consciousness (1997) a Homage to Saint Therese (2009), i suoi lavori sono accomunati dalla ricerca instancabile di un’espansione “energetica” della percezione, che contamina tradizioni e saggezze arcaiche con la realtà contemporanea.
In mostra sarà proiettato un estratto del film “MARINA ABRAMOVIC – THE ARTIST IS PRESENT”, diretto da Matthew Akers, una produzione Show of Force per HBO, in coproduzione con AVRO Television e in collaborazione con GA&A Productions, distribuito in Italia da GA&A Productions e Feltrinelli Real Cinema, che hanno reso possibile l’anteprima italiana a Milano il 22 marzo, in contemporanea con l’apertura della mostra al PAC. Il film ha vinto a febbraio il Premio del pubblico al Festival di Berlino 2012.

Il catalogo, a cura di Diego Sileo ed Eugenio Viola, è pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con testi dei due curatori, di Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Gillo Dorfles, Antonello Tolve, Angela Vettese e  Neville Wakefield. Un secondo catalogo, che sarà disponibile a breve, sarà incentrato unicamente su tutto il processo che ha portato alla realizzazione del “Metodo Abramovic” e includerà tutte le sue fasi di realizzazione, dall’allestimento all’esperienza diretta di chi avrà la fortuna di ripercorrere quel metodo unico del fare arte performativa, che ha reso Marina Abramovic una tra le artiste più rappresentative del nostro tempo. Verrà inoltre realizzato un video dedicato alle performance attuate presso il PAC e all’esperienza del “Motodo Abramovic” a Milano.

MARINA ABRAMOVIC – THE ABRAMOVIC METHOD                 
Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14 Milano
21 marzo – 10 giugno 2012

Orari mostra
Lunedì 14.30 – 19.30  Da martedì a domenica 9.30 – 19.30  Giovedì 9.30 – 22.30 Giovedì 22 marzo la mostra chiude alle 19.30  Venerdì 23 marzo la mostra chiude alle 22.30

APOLLO CINEMA    Marina Abramović. The Artist is Present
22 marzo 2012, 20.00-22-15: premiére nazionale del film diretto da Matthew Akers
Prodotto da Show of Force per HBO
Distribuito in Italia da GA&A Productions e Feltrinelli
APOLLO CINEMA
Galleria De Cristoforis 3 – 20122 Milano
+39 02780390
www.spaziocinema.info

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La Galleria Lia Rumma è lieta di presentare la mostra di Marina Abramović With Eyes Closed I See Happiness  che si inaugurerà il 20 marzo 2012 nella sede di Milano. La mostra è il secondo dei grandi eventi che l’artista, indiscussa protagonista della Body Art, realizzerà in città. Il giorno precedente al museo PAC  avrà infatti inizio The Abramović Method.
Si tratta, in entrambi i casi, di progetti inediti – “un artista non dovrebbe mai ripetere se stesso” si legge d’altronde nel suo “Artist’s life Manifesto” – i primi ad essere presentati dopo la titanica performance The Artist is present tenutasi al MoMA di New York nel 2010, dove per tre mesi, ogni giorno, sette ore al giorno, l’artista si è donata al pubblico rimanendo seduta, immobile e rigorosamente in silenzio, di fronte ad una sedia che non è mai rimasta vuota. Su quella sedia si sono avvicendate migliaia di persone e soltanto attraverso lo sguardo si è dato vita ad uno straordinario flusso di energia.
Perché, se nelle performance degli anni settanta abbiamo visto Marina Abramović sottoporsi a innumerevoli prove di resistenza fisica e psichica sfidando ogni limite e ogni tabù legato al corpo,oggi l’artista è interessata al concetto di durata e ad un più intenso rapporto con il pubblico. Le sue ultime performance, House With the Ocean View, Seven Easy Pieces e The Artist Is Present, sono una chiara testimonianza di questa evoluzione che compie adesso un ulteriore passaggio.
In questo senso vanno letti i lavori ospitati da Lia Rumma. A dare il titolo alla mostra e a raccontare il nuovo stato dell’artista è un prezioso e rigenerante esercizio di metodo: With Eyes Closed I See Happiness. Una verità raggiungibile che dischiude infinite possibilità in quel sotteso invito a guardarsi dentro lasciando, questa volta, il mondo lontano da sé.
A sottolineare l’importanza di questa pratica, un gruppo di sculture poste su piedistalli di vetro, realizzate a partire dal calco della testa dell’artista e attraversate da cristalli di quarzo. Un cospicuo numero di opere fotografiche di grandi dimensioni, invece, scandiscono l’atmosfera e i gesti essenziali compiuti dall’artista per elevare il suo spirito.
Prove silenti e faticose di contemplazione estatica, per trovare un equilibrio, dare valore alle cose, percepirne il calore, l’energia. Lo spazio vuoto e svuotato, che circonda nelle foto la figura dell’Abramović, fissa simbolicamente l’azione e amplifica la percezione. Il vuoto è lì a condensare il bisogno di nitidezza, che è preludio necessario per qualsiasi concentrazione.
Perché è solo nel tempo pregno e illuminato della meditazione e nella tregua attiva del silenzio che è possibile fare spazio, giungere all’essenza.

LIA RUMMA GALLERY   With Eyes Closed I See Happiness
Inaugurazione: martedì 20 marzo ore 18.30
20 marzo – 12 maggio 2012
LIA RUMMA GALLERY
Via Stilicone 19 – 20154 Milano
+39 0229000101 – info@liarumma.it – www.liarumma.it
martedì-sabato 11.00-13.30/14.30-19.00

La casa editrice Charta ha  pubblicato 10 libri su Marina Abramovic.

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La prima copia del libro, Berna, 30 marzo 1998 (Artist Body, Charta 1998)

www.chartaartbooks.it

Foto di Laura Ferrari  e Ufficio Stampa Comune di Milano – Galleria Lia Rumma –  Charta

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Milano: l’invasione di Marina Abramovicultima modifica: 2012-03-20T09:25:00+01:00da coolmag
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