Dedicato a Walter Chiari

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WALTER CHIARI 1976.peg.jpegUn mio personale ricordo

5 Agosto del 1976. Avevo compiuto 18 anni, vacanze a Riccione, nonostante la maggiore età (ahimè) ancora con i genitori. Faccio amicizia con Bianca, una splendida ragazza di Bologna, e tutti insieme una sera andiamo a vedere il recital di Walter Chiari al Vallechiara Club. Mio padre, Adriano, era entusiasta di rincontrare un “ricordo di gioventù”. Dopo lo spettacolo, Walter lo ha riconosciuto, si è avvicinato a noi con semplicità e sorridendomi (come solo lui sapeva fare) mi ha detto: “Ma lo sai che potevamo diventare parenti?”. Già, perchè negli Anni ’50 suo fratello Osvaldo si era fidanzato per un breve periodo con mia zia Gilda. Conservo una foto di quell’incredibile incontro… e il ricordo di un probabile “zio” che non fu! 

                                                                                  Eleonora Tarantino

 

Walter e io di Simone Annichiarico

Walter e io.jpgUn figlio che racconta il padre. Un padre a volte lontanissimo, a volte lì, a un passo. Il figlio si chiama Simone, e il padre è Walter. Fin qui, tutto normale. Salvo che i due di cognome fanno Annicchiarico, che abbreviato diventa Chiari. Come Walter Chiari, appunto: il padre in questione. Simone Annicchiarico racconta Walter Chiari. Un padre capace di capitare all’improvviso e dirgli «si parte per l’Australia», così, da un momento all’altro. Un padre che dal cappello, sempre all’improvviso, imprevedibilmente, tira fuori incontri da lasciare senza fiato, da Macario a Roger Moore, da Gino Bramieri a Gene Hackman, da Ugo Tognazzi a una misteriosa diciannovenne oggi celebre soubrette… «Il Walter» non sa sciare, ma gli piace, e non rinuncia. È maestro nell’arte della fuga, perché tutti lo vogliono, tutti lo invitano, e lui – è forse una delle cifre della sua vita incredibile, almeno di quelle che si leggono in controluce in questo libro frenetico e pieno d’amore – non sa dire di no. A nulla e a nessuno. Una miriade di episodi, un solo strettissimo legame. La storia di un uomo unico raccontata come nessun altro avrebbe potuto raccontarla.

Simone Annicchiarico (Roma, 1970) è figlio di Walter Chiari e Alida Chelli. Dopo essersi occupato di alcune rubriche cinematografiche su canali satellitari, ha esordito nel 2007 come conduttore della Valigia dei sogni su La7. Nel 2009 si è distinto per Italia’s Got Talent, programma di grande successo, che conduce tuttora su Canale 5 con Belén Rodríguez.

pagg. 192  €18 http://bcdeditore.it/

Testo e foto a cura dell’Ufficio stampa Baldini Castoldi Dalai editore

Walter Chiari in onda il 26 e il 27 Febbraio 2012 Rai1

Alessio-Boni_Walter-Chiari-e-Bianca-Guaccero_Valeria-Fabrizi.jpgIn due puntate Rai 1 racconta la storia di Walter Chiari.  La fiction segue la vita dell’attore, interpretato da Alessio Boni, fin dagli inizi quando, operaio alla Isotta-Fraschini, grazie alla complicità dell’amicaValeria (Bianca Guaccero) conosce la soubrette Sophie Blondel (Karin Proia) e si ritrova, grazie alla sua simpatia, catapultato su un palco. Segue la stagione dei grandi successi televisivi e degli amori “chiacchierati” con alcune tra le grandi stelle dell’epoca: Lucia Bosè (Caterina Misasi) e Ava Gardner (Anna Drijver), e poi, prima la conoscenza e poi l’amore con Alida Chelli(Dajana Roncione), una giovane attrice che sposerà e che gli darà un figlio, Simone (Federico Costantini), nato durante il soggiorno in carcere di Walter.  La detenzione carceraria scaturita dall’accusa di spaccio di stupefacenti diventano per l’attore una vera e propria ossessione, anche quando tornerà libero. Lasciato da solo, con la sola amicizia del suo manager Bruno Guidazzi (Gerry Mastrodomenico), l’unico che riesce ancora a trovargli qualche ingaggio in locali di second’ordine, Walter sfiorisce nel corpo e nello spirito, fino all’infarto che provocherà la sua morte.

Testo e foto a cura dell’Ufficio stampa RaiFiction

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Dedicato a Walter Chiariultima modifica: 2012-02-21T13:49:00+01:00da coolmag
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