Nelle sale italiane è uscito il film Il mistero di Donald C., diretto da James Marsh ed interpretato da Colin Firth e Rachel Weisz. Il film racconta la storia vera di Donald Crowhurst, velista amatoriale, che nel 1968 provò a circumnavigare il globo in solitaria e senza tappe intermedie per vincere la Golden Globe Race del Sunday Times. Dopo aver diretto La teoria del tutto, Marsh racconta un’altra storia basata su fatti realmente accaduti ed, anche in questo caso, riesce a darne una visione nuova, priva di giudizi e libera da preconcetti. La pellicola ci mostra come Crowhurst sia arrivato a prendere la (folle) decisione di gareggiare, dei suoi dubbi e delle sue paure; così come del suo amore incondizionato e totale per la famiglia – moglie e figli che lo ricambiano senza mai dubitare di lui e delle sue capacità. Erano ancora anni in cui, in Inghilterra, il proprio onore si provava compiendo imprese eccezionali; solo l’anno prima Francis Chichester aveva circumnavigato il globo in solitaria, con una tappa intermedia, ed era stato nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta II, diventando un eroe nazionale. Ma gli ottimi propositi del protagonista si scontrano con una realtà più complicata dei sogni e si trova, sin da subito, ad affrontare una serie di sfide che si rivelano troppo impegnative per lui, nonostante faccia di tutto per reagire alle avversità. Nel corso del film si vedono scemare le ambizioni e, contemporaneamente, le facoltà mentali del protagonista, che sostanzialmente a causa della solitudine perde la testa non riuscendo più a ragionare lucidamente: perde così anche l’unico vantaggio rimastogli, la capacità di reagire costruttivamente ad ogni sfida. La delicatezza con cui Colin Firth e Rachel Weisz interpretano i personaggi riesce a rendere questo film qualcosa di più del semplice racconto di un’avventura finita male. Colin Firth affronta la sfida dell’uomo contro la natura indomabile – “le onde nell’Oceano del Sud si misurano in sospiri di paura” – , contro se stesso e la solitudine, con la classica bravura che, da anni ormai, lo contraddistingue, facendo emergere lati della personalità di Crowhurst che difficilmente si potrebbero apprezzare attraverso lesole fonti storiche. Rachel Weisz interpreta Clare, moglie devota che sprona il marito
e gli è sempre accanto, che affronta le sfide che toccano la sua famiglia con grande dignità e compostezza, che si ritrova ad affrontare la fama e tutto quello che ne deriva, nel bene e nel male, mantenendo sempre fede al suo amore per Donald. Accanto ai due attori premi Oscar spiccano David Thewlis, che interpreta Rodney Hallworth, l’addetto stampa di Crowhurst, e Ken Scott, che è Stanley Best, sponsor e finanziatore di Crowhurst, entrambi corresponsabili della tragica fine di quest’avventura. La pellicola prende vita anche grazie alla grossa mole di documentazione riguardante questo episodio. Il protagonista durante tutta la traversata aveva a disposizione una telecamera ed un registratore, offertigli dalla BBC, ed ha lasciato in perfetto stato i diari di bordo. I giornali inglesi hanno scritto moltissimo a proposito di questa storia, prima della partenza, durante la traversata e, ovviamente, anche dopo il tragico epilogo. La vera qualità di questo film sta nella regìa, nella sceneggiatura e nella qualità della recitazione di tutti; ma soprattutto nell’assenza assoluta di un giudizio, evidente in ogni passaggio, sui motivi, le scelte, le persone. Il mare ed i paesaggi, meravigliosi e splendidamente resi su pellicola, non riescono mai, comunque, a distogliere l’attenzione dalla tragedia umana che si srotola davanti ai nostri occhi. Alla fine si esce dalla sala con il giudizio sul protagonista completamente ribaltato… impossibile non empatizzare con Donald Crowhurst, non capirne le ragioni o non condividerne le spinte che lo animano. Un film da non perdere. Lucia Leone
USCITA: 5 Aprile 2018 CAST: Colin Firth, Rachel Weisz, David Thewlis, Jonathan Bailey, Sebastian Armesto, Adrian Schiller, Mark Gatiss, Genevieve Gaunt, Andrew Buchan, Ken Stott, Oliver Maltman, Simon McBurney REGISTA: James Marsh
